RENASCENTIA si propone di diffondere nel modo più ampio possibile il pensiero umanistico che ci è stato trasmesso dalla tradizione classica greca e romana. Intende lo studio dell'antichità come occasione per la riscoperta dell'uomo, della bellezza, dell'arte, del pensiero, in continua connessione con la contemporaneità. Crediamo infatti che il presente possa essere pienamente compreso e trasformato solo attraverso la riflessione sul passato.

Raccolta fondi. Per chi ama il Classico!

Ami i classici? Ami il Liceo classico italiano? Allora puoi aiutarmi a raccogliere fondi per pagare le spese del convegno "Centenario del Liceo classico 1923-2023" che ho organizzato a Genova il 10 novembre 2023? Non posso avere sponsor (perché l'evento ha il patrocinio non oneroso del Comune) e i costi sono tanti (cachet dei relatori, spese di viaggio, di albergo, brochure e manifesti). Ho avviato un crowdfunding per questa ragione. Il link è https://gofund.me/f1c2c5bc    Se clicchi sul link troverai tutte le informazioni. Grazie di cuore!

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Liceo classico rinascimentale

Il "Liceo Classico Rinascimentale" è una freccia lanciata verso il futuro, per la ricostruzione culturale e intellettuale d'Europa attorno alla sapienza e alla bellezza della civiltà classica. Il Convegno nel quale si parlerà anche di questo argomento si svolgerà venerdì 10 novembre a Genova. Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/groups/686547176581555

https://lcrinascimentale.altervista.org

UN ROMANZO CHE PARLA DI SCUOLA: "Il Professore e la Strega"

Il romanzo della vita. Undici capitoli in 212 pagine (Professore - In Grecia - In classe - La grande menzogna - Lo zoo - Amore e morte  – Segatura - La ballata degli acronimi - Oceano Scuola - Athos - Teatro e mascherine) nei quali i protagonisti sono il Professore e la Scuola, descritta con piglio ora ferocemente satirico ora dolcissimo e innamorato. E chi o cosa sarà la Strega? Ma decisa è la componente artistica, con intersezioni di numerosi generi in uno stile sempre coinvolgente, in un avvicendamento di atmosfere che non lascia un attimo di respiro. C'è una sfida da vincere: far affezionare almeno 300 lettori a questo romanzo dai sapori forti, che commuove, diverte, provoca. Uscirà il 23 maggio 2022, ma chiedo ai più affezionati di anticipare la prenotazione e l'acquisto del libro in occasione del mio compleanno (7 maggio): sarà il regalo più bello per me, ma anche chi mi leggerà non si pentirà. Lo garantisco. Potete averlo al link  https://gilgameshedizioni.com/prodotto/il-professore-e-la-strega e in seguito, dal 23 maggio, cercarlo anche su Amazon. Il prezzo è di € 15. 

SINOSSI di "Il Professore e la Strega":

Gli undici capitoli di questo romanzo di autofinzione sono indipendenti l’uno dall’altro ma formano una collana il cui filo conduttore è rappresentato dall’Oceano Scuola, che è specchio e allegoria della vita stessa. Il Male, il Bene, lo Spirito, la Carne, la Verità e la Menzogna vi si muovono da protagonisti, come in una sacra rappresentazione medievale. Il Professore, novello Odisseo, ha ben chiaro quale sia l’itinerario che porta alla salvezza ma ha sperimentato che negli abissi oceanici s’aggirano sempre un’Orca, una Piovra gigante, una Moby Dick, pronti a risalire in superficie quando meno te l’aspetti, per tenderti un agguato mortale. Lui resiste con le armi dello studio, dell’ironia, dell’umorismo spassoso. Alla lotta si accompagna però il profondo amore non solo per il suo insegnamento e per la Grecia che da sempre lo ispira, ma anche e soprattutto per le persone belle che ha avuto la fortuna di incontrare: amici, studenti e colleghi straordinari. Da questo deposito di ricchezza potrà sorgere un sole nuovo per la Scuola e per il Paese: non a caso l’ultima parola del libro è “Rinascimento”.


Un breve brano dal capitolo "In classe":

   Il tempo assume una curvatura tutta speciale a scuola e nei suoi pressi. Come vicino al porto e lungo i moli, da quando ho memoria, si ascoltano perennemente le strida dei gabbiani che volteggiano al di sopra dell’acqua e delle bitte per cercare qualche boccone – e sembra che di anno in anno siano sempre gli stessi, come in una cartolina, e invece è ovvio che molti saranno morti, altri saranno nati, che ci sarà stato un rinnovamento di quella popolazione di uccelli; così accade quando, passando accanto a una scuola, a certe ore, senti invariabilmente, a un certo punto, sempre le stesse improvvise esplosioni corali che provengono da luoghi indefiniti, forse dalla palestra: esclamazioni di festa per un punto segnato o di delusione per una palla perduta o sprecata, che poi si spengono in un romorio sordo e quasi indistinguibile per poi riaccendersi all’improvviso in un nuove ondate di festa e di tripudio, gridato da voci miste e chiare. Diresti che è lo spirito stesso della scuola che echeggia, che quelle voci così uguali nel tempo siano sempre quelle degli stessi gruppi di ragazzini e ragazzine che si sono trasfusi nei muri, che giocano da mezzo secolo sempre la stessa partita.

   Pare impossibile, ma poi il tempo del distacco arriva, proprio quando il sole è più luminoso, quando l’estate è lì con le sue promesse di salute, di forza, di entusiasmo. Qualche settimana prima ci hanno scattato la foto di gruppo nel cortile, con la lavagnetta in mano a uno studente seduto in prima fila al centro, con indicati la classe e l’anno.

Ti fisso nell’albo con tanta tristezza, ov’è di tuo pugno la data:

vent’otto di giugno del mille ottocento cinquanta.

E' NATO "FLORIDA"

E' stato appena edito (ottobre 2021) "Florida - dal fiore al testo latino e greco", un nuovo e originalissimo libro in cui a partire dalla descrizione botanica e simbolica di un fiore si passa a un brano latino (in un caso greco) in cui si trovano riflesse quelle stesse caratteristiche. Esempio: il giglio (purezza) richiama la vicenda di Lucrezia stuprata da Sesto Tarquinio; la Dionea Muscipula (pianta carnivora) evoca Polifemo in Omero e in Virgilio; l'orchidea nera richiama l'eroe nero della Pharsalia di Lucano, Cesare; e così avanti con dieci fiori in tutto. Ma l'ultimo è il "Fiore Ignoto" e riserva una sorpresa. I testi latini sono in originale e traduzione, con commento. Seguono 12 contributi di autori vari, che a suo tempo hanno partecipato agli incontri online in cui sono maturati gli argomenti di "Florida" durante la pandemia. Prezzo: € 19. Per acquistarne copie scrivi a septimius@alice.it  o manda un messaggio Whatsapp al numero 3927095857.

INDICE DI "FLORIDA"

Indice di “Florida”: dal fiore al testo latino e greco

5 Al lettore (Andrea Del Ponte)

9 In limine – Il femminile nella scienza. Donne e cura

dall’antichità all’Ottocento (Roberta Fidanzia)

21 I. Ricchezza: la ginestra (Petr. Satyr. 37-38)

35 II. Purezza: il giglio (Liv. I, 57-58)

47 III. Eros: la calla (Catull. 32)

57 IV. Ambizione: l’orchidea nera (Luc. Phars. VII passim)

73 V. Ritrosia: il lillà bianco (Hor. Carm. I, 23)

85 VI. Rinascita: il frangipane (Ambr. Inno al canto del gallo)

97 VII. Ospitalità: il corbezzolo e il biancospino (Ov.Fast. VI, 101-130)

111 VIII. Il sonno: il papavero (Alcm. fr. 34 Page)

125 IX. Voracità: la Dionaea muscipula (Verg. Aen. III, passim)

141 X. Il fiore ignoto (Od. X, 302-306)

 

Contributi e saggi

151 1. Il Caleidoscopio dei Florida (Fabrizio Manco)

167 2. Fuga di Cloe… o del poeta? (Anna Brovero)

169 3. Luci e ombre di Trimalcione: un confronto contemporaneo (Sabrina Perrone)

175 4. Da Siringa al lillà (Rosa Elisa Giangoia)

185 5. Florida: il giglio. – Dalla purezza alla lotta per la libertà. (Daniela Leuzzi)

225 6. Realtà e metafora del viaggio (Stefano Ravera)

227 7. Η παπαρούνα κατά την αρχαιότητα (Απόστολος Παπαδόπουλος) – Il papavero

nell’antichità (Apostolos Papadopoulos, trad. di Andrea Del Ponte)

235 8. Al fiore ignoto (Oleg Carrus)

241 9. Le ombre dell’ambizione (Giovanna Buluggiu)

245 10. Neocapitalisti all’assalto, ieri come oggi (Giuseppe Chiaramonte)

257 11. Abitante e abitato: rapporti mimetici e di promiscuità identitaria tra Polifemo e il paesaggio etneo (Claudia Crocetta)

267 12. Il misterioso silfio: dal fernet dei nostri maiores agli sceneggiati televisivi (Silvia Stucchi)

La PREFAZIONE di FLORIDA

Al lettore

È importante premettere anzitutto che questo volume è frutto della seconda stagione di pandemia da Covid-19 e dunque di tutte le restrizioni e chiusure (non useremo certo in questa sede l’inutile locuzione inglese lockdown) che ne sono conseguite. È pertanto il fratello maggiore del precedente (I Classici delle Sedici, ed. KDP Amazon 2020), prodotto in conseguenza della prima e piú spaventosa ondata di infezioni che da noi iniziò il febbraio dell’anno scorso.

Dico “fratello” perché anche questo nasce come risultato di dieci simposi umanistici virtuali condotti da me dal 13 novembre 2020 al 29 gennaio 2021, assieme a una comunità del tutto eterogenea, formata da una trentina di amanti di cose belle cui piaceva riunirsi per un’ora e mezza alla settimana per non pensare alle tristezze del momento, per “ritirarsi in villa” come i dieci giovani del Decameron durante la peste fiorentina del 1300.

Dico “maggiore” – nonostante la sua minorità cronologica – per almeno due motivi: il primo, che in questo laboratorio di idee e di passioni non sono stato solo, ma affiancato costantemente da una colta amica di Pomezia, Roberta Fidanzia, infaticabile organizzatrice di eventi e fondatrice del centro studi “Femininum Ingenium”, che ha l’obiettivo di mostrare attraverso iniziative culturali e sociali quanto sia grande il valore della femminilità – proprio biblicamente intesa – in ogni settore in cui l’humanum ingenium sia chiamato a esprimere il meglio di sé. Mi venne spontaneo chiedere a Roberta una collaborazione in un campo in cui il femminile è tradizionalmente sensibile: quello dei fiori e della virtú delle piante. E lei subito aderí con entusiasmo, preparando ed esponendo all’inizio di ogni incontro una scheda botanica e florigrafica a illustrazione del fiore protagonista.

E veniamo al secondo motivo: la struttura di “Florida” è molto piú complessa di quanto accade nei “Classici delle Sedici”, in cui i testi latini e greci presentati e commentati sono stati da me scelti via via secondo il criterio di una qualche forma di attinenza alle emozioni e ai pensieri che, settimana dopo settimana, stavamo provando. Qui invece si tratta di un esperimento mai provato prima, cioè tradurre in effettiva concretezza la comune metafora che sta nel termine “antologia”: ovvero, dal greco ἄνθος (“fiore”) e λέγω (“raccogliere”), raccolta dei fiori (piú belli della letteratura). Cosa potrebbe succedere se, partendo da un fiore reale con la sua forma, i suoi petali stami pistilli, e soprattutto dal suo significato simbolico, volessimo arrivare a un testo classico che, per cosí dire, “porti il suo profumo”? Quale passo greco o latino sceglieremmo, in prima battuta, partendo ad esempio dalla bianchezza del purissimo giglio? Ed ecco l’idea di coinvolgere i partecipanti al nostro Humanitatis Symposium in un discorso dal fiore al testo greco o latino. Ovvio che le scelte fatte di volta in volta sono state arbitrarie, e che ciascun classicista potrebbe proporre molti altri accostamenti diversi. Ma è cosí che è stato concepito “Florida”, recando inevitabilmente in sé l’impronta dei gusti e delle letture dell’autore: da Petronio a Omero, passando per Livio, Catullo, Lucano, Orazio, S. Ambrogio, Ovidio, Alcmane, Virgilio.

 

Per quanto di mia conoscenza, è appena la seconda volta che nel campo letterario un volume riceve il titolo di “Florida”. Il riferimento, per gli specialisti del settore, è immediato e trasparente. Si tratta di un omaggio ad Apuleio di Madaura, il grande neosofista in lingua latina, autore del romanzo avventuroso-mistico “Le Metamorfosi” o “L’asino d’oro”. Di lui ci è giunta anche un’antologia di propri scritti eccellenti, straordinari per la brillantezza stilistica e i virtuosismi espressivi. Qui invece non si troveranno funambolismi e giochi di parole ma, dopo le sezioni espositive di Roberta Fidanzia e mie, una serie di contributi liberamente scritti da alcuni partecipanti agli incontri. Nel pieno spirito dell’associazione che rappresento, il Centrum Latinitatis Europae1, gli autori sono di estrazione molto varia, membri di quella res publica litterarum che vorremmo aprire a chiunque sia disposto ad ascoltare la voce degli antichi, senza preclusioni né oscurità accademiche. Dunque anche gli  interventi oscillano fra la saggistica e le proprie impressioni, fra il commento testuale e la riflessione nata dal’esperienza. Tutti meritevoli di ascolto e di attenzione, in quanto esprimono l’anima e il carattere.

Insomma, per ripetere le sante parole di Terenzio nel suo Heautontimorúmenos, «homo sum, humani nihil a me alienum puto».

Andrea Del Ponte

Genova, ottobre 2021

 

 

Testo

VI GIORNATA MONDIALE DELLA LINGUA GRECA

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Ecco il programma della VI "Giornata mondiale della lingua greca" organizato dal CLE di Genova e Liguria. Il tema è la Rinascita - ΠΑΛΙΓΓΕΝΕΣΙΑ

Si accede MARTEDI' 9 FEBBRAIO 2021 alle ore 17.45 al link meet.google.com/jiv-ruvu-bye

Limite massimo di partecipanti: 100. Per gli altri è prevista una diretta Facebook.

DISPONIBILI ALLA PAGINA INTERNA "DOCUMENTI" TUTTI I TESTI PRESENTATI E DISCUSSI NEL CORSO DEI 10 VIDEOINCONTRI "Florida - dal fiore al testo latino e greco". 

Stiamo preparando, io e Roberta Fidanzia, fondatrice e presidente del Centro Studi "Femininum Ingenium", la pubblicazione di un volume contenente a) tavole a colori con tutti i fiori presentati; b) una scheda botanica-fitoterapica contenente informazioni su pianta, fiore, utilizzi e valori simbolici; c) tutti i testi latini e greci collegati, accompagnati da presentazione, spiegazione, contestualizzazione e traduzione; d) una serie di contributi originali (commenti, analisi, emozioni) scritti dai partecipanti agli incontri  svoltisi dal 13 novembre al 29 gennaio. 

E' POSSIBILE PRENOTARE FIN D'ORA UNA O PIU' COPIE DEL LIBRO, che verosimilmente vedrà la luce tra fine maggio e i primi di giugno 2021. Scrivere a septimius@alice.it  

Il CENTRUM LATINITATIS EUROPAE ligure inizia con dicembre 2020 un cammino di collaborazione e di sponsorizzazione con l'Associazione "Cuore d'Africa"onlus (www.cuoredafrica.org), mail info@cuoredafrica.org , telefono 3393616593 (Pamela) e 3932286769 (Fabio).

Scopo: sostenere gli sforzi dell'Associazione nel progetto di mantenimento e di ampliamento della struttura di accoglienza, alloggio, scuola e mensa a Machakos (Kenya).

MERCOLEDI' 4 NOVEMBRE ALLE 17.45 VIENE PRESENTATO ONLINE IL NUOVO LIBRO "I Classici delle Sedici" - 10 testi latini esemplari presentati e tradotti da Andrea Del Ponte a una collettività online durante i mesi del lock-down. Seguono commenti e brevi saggi letterari dei partecipanti: alcuni di loro esporranno le loro idee e i loro sentimenti a proposito del ruolo dei classici in tempi di difficoltà.

LINK DI ACCESSO SU GOOGLE MEET: meet.google.com/apt-jwun-ujx

Video con la lectio di Andrea Del Ponte "Cassandra, la rondinella ferita" durante il convegno "Le Parole di Lavinia" organizzato da Roberta Fidanzia (Presidente del Centro Studi "Femininum Ingenium") e svoltosi a Pomezia (Roma) il 3 ottobre 2020.

CLASSICI GRECO-LATINI AL TEMPO DEL COVID-19

E' stato appena pubblicato ed è acquistabile su Amazon (https://www.amazon.it/Classici-delle-Sedici-dinedia-Coronavirus/dp/B08JB9RSP8/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=i+classici+delle+sedici&qid=1600546385&s=books&sr=1-1) il libro I CLASSICI DELLE SEDICI: bello e particolarissimo. Anche in formato EBOOK! Questo volume contiene dieci testi di autori classici letti e commentati collettivamente da una compagnia di amanti di cose belle durante altrettante videoriunioni organizzate dal curatore, nei mesi dell'isolamento dovuti al diffondersi del contagio da Coronavirus. I brani venivano proposti di volta in volta sulla base delle necessità spirituali che parevano essere le più attuali e stringenti: la lotta contro la paura, il desiderio di uscire e di viaggiare, l'importanza della socializzazione, il valore dei sentimenti di affetto familiare, l'orgoglio di appartenere a una città superba e a una Nazione illustre per bellezza di paesaggi. La proposta di partecipare al salotto letterario ogni domenica pomeriggio alle sedici (da qui il titolo) era stata diffusa sia tra amici e colleghi , sia attraverso i social: si è formata in questo modo una comunità che di domenica in domenica è andata sempre più compattandosi e riconoscendosi attorno al focolare della voce di grandi autori dell'antichità. Terminato il lungo periodo di chiusura e di divieto di viaggiare, sono terminati anche gli incontri; però alcuni partecipanti hanno accettato l'invito a comporre uno scritto personale a commento dell'avventura vissuta. Ne sono usciti dei contributi estremamente vari e interessanti, che mostrano come la parola degli antichi scrittori sappia tuttora essere attuale e coinvolgere nel profondo i nostri contemporanei. Chiude il volume una breve sezione con il profilo letterario degli autori antichi di cui sono riportati dei brani.

Chi abita a Genova può riceverlo a mano da me. E' possibile acquistarlo 1) via Amazon 2) inviato da me come "piego libri" a 20€ spese di spedizione INCLUSE. 

 

Audioincontro CLASSICO a distanza

Domenica 10 maggio alle 16.00 nuovo videoincontro dei "Classici delle Sedici", in cui leggeremo, tradurremo e commenteremo insieme uno splendido passo "turistico" di Francesco Petrarca nella regione Liguria. Ingresso libero. Necessario prenotare l'ingresso nella stanza virtuale mediante mail a septimius.ge@gmail.com 

Webinar gratuito dell'Academia Humanistica Patavina, sabato 21 marzo

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SALOTTO VIRTUALE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Inizia oggi, domenica 15 marzo, alle ore 16.00, un Salotto letterario virtuale, in stile videolezione in presenza, chiamato "I Classici delle Sedici". Sotto il mio coordinamento, i partecipanti potranno leggere, tradurre e commentare fra loro e con me due brevi ma intensi passi della letteratura latina. Per iscrizioni occorre prenotarsi per mail a septimius@alice.it

Mezz'ora prima (h. 15.30) invierò a ciascun partecipante una mail contenente il link di accesso alla mia stanza virtuale e un allegato con i due testi, di Plinio il Giovane e di Petronio.

 

GIORNATA MONDIALE DELLA LINGUA GRECA a Genova

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FESTIVAL DELLA CULTURA CLASSICA 2019 - sabato 7 dicembre a Genova

Programma:

Ore 9.00-12.30: Andrea Del Ponte, Daniela Leuzzi,  Matteo  A.M.Rossi presentano il volume "GRECIA MIA  BELLA  GENOVA". 

 - Il pittore Dionisio Di Francescantonio illustra l'opera  in copertina. 

- M. Elena Pollack recita brani tradotti di poesia greca. 

- Livia Mondini canta "Amorebuio" e "Temporis folia"  di Matteo A.M.Rossi (al pianoforte il M.o Andrea  Vulpani). 

- Elena Cavalli Carbone canta "LAUS IANUAE" di  Andrea Del Ponte (al pianoforte Gabriele Petouchoff, musica di  Salvatore Garnero).

Proiezione del video-lettura dell'ode "Grecia mia    bella" di Matteo A.M.Rossi, voce di Daniela Leuzzi.  

Dibattito con il pubblico.

                                  PAUSA PRANZO

  Ore 15-18.30: Convegno:  L'ARTE DI VOLERSI BENE: ALCUNE PROPOSTE DEGLI   ANTICHI.      

- Andrea Del Ponte: introduzione 

- Daniela Leuzzi: Eros e philia 

- Guido Nathan Zazzu: Venus et Mars, il lungo viaggio dell'amore dall'Olimpo alla  psicoanalisi. 

- Guido Milanese: Contro la solitudine. Non si è felici da soli.

- Massimo Roncoroni: Valori e limiti dell'amicizia nel   "Laelius" ciceroniano. 

- Discussione e conclusioni.

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Secondo incontro del ciclo di letture commentate dell'opuscolo di S. Cipriano di Cartagine "Gelosia e invidia" (De zelo et livore"). A Genova ogni venerdì. 

Conferenza sul Monte Athos

Invito alla partecipazione al primo evento del nuovo anno sociale del CLE di Genova: una conferenza in cui farò relazione della mia esperienza di soggiorno nella misteriosa Repubblica monastica del Monte Athos, l'accesso nella quale  è vietato a tutte le creature femminili e non facile  per i non ortodossi.

Titolo

RECENSIONE al saggio "Per le nostre radici" a cura del segretario del "Pontificium Institutum Altioris Latinitatis", Prof. don ROBERTO SPATARO.

DEL PONTE Andrea
Per le nostre radici. Carta d’identità del latino. Aracne editore (Roma) 2018, 174 p.
ISBN 978-88-255-1759-0


   Tutti i latinisti e i pedagogisti a cui sta a cuore una formazione integrale delle giovani generazioni non potranno che salutare con compiacimento il saggio che presentiamo del prof. Andrea Del Ponte, esperto docente di latino e greco nei licei da circa 40 anni, pubblicista apprezzato e vice-presidente della benemerita sodalitas di dotti “Centrum Latinitatis Europae”.
   Il titolo chiarisce subito la prospettiva assunta dall’autore per ribadire con vigore l’importanza degli studi umanistici e delle lingue classiche, specialmente del latino: essi consentono un’esplorazione critica della documentazione letteraria, giuntaci in lingua latina, di quella civiltà antica in cui si collocano le radici dell’identità e della cultura europea. Affermare il contrario, come pure alcuni classicisti italiani ben noti sostengono, proponendo di eliminare il concetto stesso di “radici culturali”, equivale a smarrirsi nei meandri di un deludente relativismo morale che dissolve ogni certezza e sfocia in un’antropologia debole, preda di ideologie tanto pericolose quanto arroganti. Il prof. Del Ponte lo sottolinea nelle pagine conclusive dei suoi “epilegomena” (pp.98-105), ove si succedono osservazioni acute e convincenti.
   Il saggio è articolato in tre parti, aperte dalla prefazione di una firma prestigiosa, quella di Salvatore Settis, e dall’introduzione in cui l’autore illustra la genesi del suo lavoro, nato proprio “sul campo” dell’insegnamento e della militanza culturale. Nella prima parte, intitolata “Radici storiche e attualità della Latinitas”, si traccia una rapida storia della lingua latina, mostrandone l’ininterrotta vitalità testimoniata da molteplici fenomeni. Tra di essi mi limito a segnalare l’adozione di motti latini da parte di moltissime Università in tutto il mondo. Il che mostra, come dichiara l’autore, che «il latino è stato ed è tuttora avvertito come lingua universale dell’alta cultura; il latino è stato considerato come lingua sacra più adatta a veicolare concetti di altissima spiritualità e cultura» (p. 37).
   Nei cosiddetti “prolegomena” della seconda parte, “Il dibattito sull’utilità del latino”, sono riportati sedici brani, che spaziano dall’autobiografia postuma di Monaldo Leopardi (1883) ad un articolo di Vito Mancuso, apparso sulla “Repubblica” del 12.01.2018: una vera e propria “sinfonia” di voci in difesa dello studio e dell’uso della lingua latina sulla base di vari argomenti. Ne scelgo uno proposto da Giorgio Israel, storico della matematica e della scienza: «Lo studio delle nostre lingue morte [personalmente preferisco immortali] è fondamentale per il nostro essere. Dirò di più: ti cambiano l’animo. Basterebbe solo questo per azzittire chi ti dice: “A che serve studiare il latino e il greco?”. Non serve a nulla: è solo importante» (p. 59). 
   A questa prima sezione della seconda parte, segue la seconda, gli “epilegomena”, ove l’autore, sulla base dell’argomentazione addotta dai precedenti studiosi, offre ulteriori elementi di riflessione, denuncia un’impostazione meramente economicistica e tecnicistica dell’istruzione e dell’educazione, ribadisce il valore altamente formativo dell’esercizio della traduzione, contesta l’approccio minimalista e relativista del mondo antico greco-romano e delle lingue in cui esso si è espresso. Le parole di Del Ponte che chiudono questa seconda parte meritano di essere riferite: «I classicisti europei […] non sono disposti a subire passivamente gli attacchi distruttivi di orientamenti culturali quanto meno discutibili, che vorrebbero, in nome di teorie eversive di una millenaria sapienza, non tanto forse estromettere dall’Italia e dall’Europa il patrimonio della classicità, quanto piuttosto sfigurare e sconciare ciò che di meglio essa ha saputo esprimere, da Omero al Rinascimento, in termini di λόγος, di spiritualità e di un’autentica humanitas capace di indicare le coordinate per un vivere bello, armonioso, altamente civile» (p. 105). Oggi, come ieri e come domani, la posta in gioco della difesa e della promozione del latino è la causa di un autentico e integrale umanesimo.
   Nella terza parte l’autore propone 24 testi in lingua latina, accompagnati dalla sua traduzione in lingua italiana, su altrettante tematiche, disposte come in un acrostico alfabetico dalla A alla Z. Ecco alcune di queste “schegge di latinità”: I come inquinamento, con un brano della Laudato si’ di Papa Francesco; M come mondialismo, con un brano di Ugo di San Vittore (sec. XIII); Q come quantistica, con un brano di Tito Lucrezio Caro (I sec. a. C.). In tal modo si dimostra che la lingua latina, grazie alle sue peculiarità, si è sempre rivelata idonea ad esprimere pensieri nobili ed elevati di natura filosofica e osservazioni scientifiche variegate e puntuali.
    Raccomandiamo, dunque, la lettura di questo volumetto che si inserisce più che dignitosamente in un ampio dibattito, sollevato in Italia da alcuni anni e al quale partecipano voci autorevoli, sull’importanza dello studio delle lingue e delle civiltà classiche e sulla necessità di evitare riforme scolastiche avventurose e devastanti. Proprio l’agile densità del libretto del prof. Del Ponte ha talvolta impedito di dare maggiore respiro a qualche argomento. Ad esempio, la controversia sull’adozione del metodo-natura avrebbe meritato tanto qualche riflessione ulteriore sulle sue apprezzabili caratteristiche quanto sulle obiezioni avanzate contro di esso, più numerose di quella riportata. (pp. 30-31). Inoltre, laddove si parla del felice incontro e dell’indissolubile unione tra il latino e la Chiesa cattolica Romana avremmo atteso la menzione dell’esistenza di un Istituto di Alta latinità fondato dal papa san Paolo VI nel 1964 e tuttora operante con vivacità. Al di là di questi rilievi di minore entità, la “Carta d’identità del Latino” che ci è stata offerta dal vice-presidente del Centrum Latinitatis Europae è un valido documento per sostenere con argomenti solidi e persuasivi il significato culturale e morale dello studio delle humanae litterae che, con le parole di Eugenio Garin citato a p. 83, «sono il mezzo per dilatare la nostra personalità oltre la puntualità di una situazione per metterla in rapporto con le esperienze esemplari della storia degli uomini».


                                                                                              Roberto Spataro

                                                                              Pontificium Institutum Altioris Latinitatis
                                                                                                      Roma


Pubbl. su Salesianum – Periodicum internationale trimestre editum a professoribus Pontificiae Studiorum Universitatis Salesianae – Romae.  Annus LXXXI (2019) Iulius-September.

GIORNATA MONDIALE DELLA LINGUA GRECA

Posti limitati (max 100) e per la maggior parte riservati a scolaresche. In caso si voglia assistere alle attività della mattinata è necessaria la prenotazione per il conteggio dei posti (cell. 392-7095857)

CENA ROMANA ANTICA

APERTE LE PRENOTAZIONI PER PARTECIPARE ALLA STRAORDINARIA CENA ROMANA ANTICA DI VENERDI' 23 NOVEMBRE NEI SALONI DELL'ISTITUTO ALBERGHIERO "BERGESE" A GENOVA-SESTRI PONENTE (via Giotto).

Quota / persona € 30

Prenotazioni: telefonare a 392-7095857 oppure scrivere a septimius@alice.it (prof. Del Ponte)

Il MENU DELLA CENA è visibile nella pagina interna "DOCUMENTI".

FESTIVAL DELLA CULTURA CLASSICA

Il prossimo Convegno del CLE a Genova avrà le dimensioni di un FESTIVAL DELLA CULTURA CLASSICA della durata di tre giorni:

- il 23 novembre sarà dedicato alla gastronomia romana, con un seminario mattutino al Liceo classico D'Oria e uno pomeridiano all'Istituto Alberghiero "Bergese" di Sestri Ponente. Alla sera (dalle 19.45) Cena romana antica preparata da studenti scelti dell'Istituto Bergese sotto la supervisione dei loro docenti e di esperte di gastronomia romana, le prof.sse Rosa Elisa Giangoia e Umberta Parodi.

- Il 24 novembre, Convegno scientifico sul tema "Video et videor: potenza e illusione dell'immagine" nella Sala conferenze del Museo di S. Agostino a Genova (ore 9-13 e 15-18).

- Il 25 novembre, sempre al Museo di S. Agostino, dalle 15 alle 18, letture continue dall'Eneide a cura di studenti di recitazione e teatro, e Concerto di musica medievale-rinascimentale a cura dell'Ensemble "Ars Antiqua".

      Le prenotazioni per la cena si fanno telefonando al numero 392-7095857 oppure scrivendo a septimius@alice.it. Il 24 e il 25 l'ingresso è libero.

Il link alla recensione del saggio "Per le nostre radici" pubblicata da Zetesis a cura del glottologo Moreno Morani e della consorte prof.ssa Giulia Regoliosi.

http://www.rivistazetesis.it/Del_Ponte.html

CAMPAGNA DI AUTOFINANZIAMENTO

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Sono disponibili due tipi di SHOPPER CLASSICO, uno greco (con l'espressione di Tucidide κτῆμα ἐς αἰεί in marrone, così come alcune foglie dell'albero; le altre sono verdi) e uno latino (con il verso di Orazio "Quid sit futurum cras, fuge quaerere", in marrone, mentre alcune foglie dell'albero sono rosse). In alto il logo del Centrum Latinitatis Europae con sotto la scritta  "Genova". Manici lunghi, a tracolla, di color nero (tipo greco) e rosso (tipo latino). Shopper ampi, adatti a portare libri, quaderni o la spesa, in cotone robusto, alta grammatura, color ecru. 

Costo di ogni shopper € 8.00 + spese spedizione, da versare o brevi manu o via Paypal al link PayPal.Me/latinitas a nome di Andrea Del Ponte. Sconto del 10% per l'acquisto di entrambi i tipi di shopper; del 20% per quantità superiori ai 2 esemplari. Il ricavato della vendita sarà usato come autofinanziamento per le attività culturali del Centrum Latinitatis Europae.

OFFERTA

Una copia del saggio "Per le nostre radici" associata a uno SHOPPER classico (greco o latino) ASSIEME -  alla cifra scontata di € 20, più spese di spedizione. Link PayPal.Me/latinitas

Testo

Pubblicato il nuovo saggio di Andrea Del Ponte

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PER LE NOSTRE RADICI - Carta d'identità del latino : un'opera contro le derive della cultura liquida


SINTESI
Nell’attuale frangente storico–culturale, l’Occidente è messo di fronte a scelte epocali, che potrebbero consegnare alle prossime generazioni un’Europa completamente diversa da quella che abbiamo ereditato. Il concetto stesso di “radici”, fino a non molto tempo fa rispettato e onorato, è stato messo violentemente in discussione in quanto non consonante con i miti dell’universalismo relativistico. Anche per questo motivo il latino, che assieme al greco e alla cultura giudaico–cristiana è una delle più profonde radici della civiltà europea, è sottoposto agli incessanti colpi di scure di nemici esterni e interni. Il volume cerca di spiegare perché la sua vitalità è destinata a sopravvivere e a vincere.

Il volume è pubblicato da Aracne (Roma) e ha il prezzo di € 14. Può essere ordinato presso qualunque libreria, direttamente alla casa editrice ( info@aracneeditrice.it  ) o, SCONTATO DEL 10%, al link https://www.libreriauniversitaria.it/nostre-radici-ponte-andrea-aracne/libro/9788825517590

Presentazioni del libro verranno effettuate a partire da VENERDI' 21 SETTEMBRE a Roma (Università Sapienza) in occasione del convegno "Didacticum" (su cui vedi notizia qui sotto).

Qui il link alla pagina con tutte le informazioni sul libro e sul suo autore: http://www.aracneeditrice.it/index.php/pubblicazione.html?item=9788825517590 

L'INDICE DEL VOLUME

Molti hanno chiesto di conoscere l'indice del volume "Per le nostre radici". Eccolo:                              Prefazione di Salvatore Settis 

Introduzione

Radici storiche e attualità della Latinitas. 

1.1. La Latinitas è una delle più vaste macrozone linguistiche e culturali del mondo  

1.1.1.       La Latinitas. 

1.1.2.       Latino e lingue romanze. 

1.1.3.       Lingua romana e Lingua latina. 

1.1.4.       La Romània. 

1.1.5.       La Romània nova. 

1.1.6.       Postlatinitas. 

1.1.7.       La Romània interrupta. 

1.2……….Latino e Latini. English e Englishes

1.2.1.       Latino vs Inglese?. 

1.2.2.       L’inglese lingua franca. 

1.2.3.       Che cosa rende “globale” una lingua?. 

1.2.4.       Il Latino tra utopie e successi 

Il dibattito sull’utilità del latino. Considerazioni inattuali e analisi dell’epoca presente   

Prolegomena. 

Gli scudieri del latino. 

Un’antologia di interventi italiani (1847-2016) a favore del latino. 

Conte Monaldo Leopardi : 1. L’antico metodo non deve cambiarsi. 2. La lingua latina deve studiarsi 

3. Danni recati dall’abbandono del latino. 

Guido Pasquetti 

Antonio Gramsci  - Quaderni dal carcere, 4 (XII), 55. 

Pier Paolo Pasolini  - “Il povero latino” in I Dialoghi (1960-1065) 

Luciano Canfora.

Docente anonimo. 

Bruno Gentili 

Giovanni Fighera. 

Claudio Magris. 

Nuccio Ordine - Perché l’inutile salverà l’umanità. 

Résumé dell’edizione francese di L’utilité de l’inutile (Les Belles Lettres 2013) 

Da L’utilità dell’inutile. 

Edoardo Cefalà.  Cultura scientifica vs umanistica: una battaglia inutile. 

Paola Mastrocola. 

Nicola Gardini - In difesa del liceo classico, scuola modello per l’Occidente. 

Guido Tonelli - Perché la versione serve a un fisico. 

Vito Mancuso. - Che classico il liceo classico. 

Epilegomena. 

- I nuovi barbari della democrazia liberale. 

- La contestazione interna. 

- Il valore della traduzione. 

- Una polemica costruttiva. 

Intervista a Luciano Canfora. 

 

Antologia dalla Latinitas

Introduzione. 

A  Architettura.. 

B  Barbari. 

C  Corruzione.. 

D  Decadenza.. 

E  Educazione.. 

F  Famiglia.. 

G  Giardinaggio.. 

H  Horror.. 

I  Inquinamento.. 

L  Lingua.. 

M  Mondialismo.. 

N  Nostalgia.. 

O  Omosessualità.. 

P  Progresso.. 

Q  Quantistica.. 

R  Resilienza.. 

S  Servilismo.. 

T  Terra.. 

U  Umanità.. 

V  Vegetarianesimo.. 

Z  Zucca, zuccone.. 

FESTIVAL DI CULTURA CLASSICA A GENOVA

 

Festival di cultura classica (23-24-25 novembre)

Il primo giorno (23 novembre) viene dedicato alla gastronomia di Roma antica:

Aula magna del Liceo classico “D’Oria”: esperti trattano il tema del simposio greco, del triclinio romano, degli usi alimentari romani, della funzione sociale e culturale del cibo.
Conferenza di Rosa Elisa Giangoia (autrice del recente volume “Magna Roma”) sul cibo e sulle bevande che venivano portati sulle tavole di Roma imperiale).
Proiezione di immagini e di video da un blog realizzato con “Europeana” sul tema “archeogastronomia” https://pro.europeana.eu/resources/europeana-brand/writing-guidelines). Collegamento Skype con un esperto gastronomo di “Academia Barilla” (http://www.academiabarilla.com/the-italian-food-academy/centuries-dining/food-romans.aspx).
Alla sera, studenti dell’Istituto Alberghiero “Bergese” (docente Daniela Leuzzi) preparano una “cena romana antica” realizzata su ispirazione di antiche ricette romane, con la consulenza del prof. Del Ponte e di altri colleghi esperti della materia. Partecipa una delegazione di studenti della città austriaca di Linz accompagnati dal loro professore di Latino, Rainer Weissengruber, presidente internazionale del “Centrum Latinitatis Europae”. Gli studenti austriaci vengono ospitati per tutta la durata del loro soggiorno presso selezionate famiglie genovesi.

Per l’intera durata di sabato 24 si svolge a Palazzo Ducale il Convegno internazionale del “Centrum Latinitatis Europae” sul tema “Video et videor. Potenza e illusione dell’immagine”. Relatori: personalità di spicco nel campo delle Lettere classiche e delle arti assieme a studenti e ricercatori universitari di eccellenza.  Presente la delegazione di studenti da Linz.

Domenica pomeriggio:

concerto di musica rinascimentale a cura dell’Ensemble ligure “Vox Dogalis”.
Lettura artistica di brani di rilevante bellezza e significato, tratti dalla letteratura greca e latina, a cura di studenti dei nostri licei classici, in collaborazione con la scuola di recitazione “La Quinta Praticabile”.

Organizzatore: prof. Andrea Del Ponte (presidente nazionale del “Centrum Latinitatis Europae”) assieme ai suoi collaboratori, tra cui in particolare la prof.ssa Daniela Leuzzi, docente all’Istituto Alberghiero “Nino Bergese” e membro del Comitato dei Garanti per l’Istruzione classica.

 

ANNUNCIO DEL PROSSIMO "CONVEGNO INTERNAZIONALE DI DIDATTICA DELLE LINGUE CLASSICHE" - GRECO E LATINO PER IL TERZO MILLENNIO in programma a Roma il 21-22-23 settembre 2018. In quell'occasione verrà presentato il nuovo saggio di Andrea Del Ponte "PER LE NOSTRE RADICI - Carta d'identità del Latino" (ed. Aracne). Chi intende partecipare può rivolgersi al Centrum Latinitatis Europae per facilitare la ricerca di un alloggio e per concordare la partecipazione ai momenti conviviali comuni.

Il 20 aprile si è svolto a Roma, presso la Pontificia Università Salesiana, il Convegno "Giovani e gioventù nel mondo antico". Chi sia interessato a una copia degli "Atti" (in pubblicazione) può farne domanda (vedi "Contatti" nella barra arancione).

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SECONDA GIORNATA MONDIALE DELLA LINGUA GRECA (9 febbraio 2019)

ΠΑΓΚΟΣΜΙΑ ΗΜΕΡΑ ΕΛΛΗΝΙΚΗΣ ΓΛΩΣΣΑΣ (9 Φεβρουαρίου 2019)

Ogni anno, il 9 febbraio, anniversario della morte del poeta Dionysios Solomòs, si celebra la Giornata Mondiale della Lingua e Cultura Greca. 
Questa Giornata è stata istituita dal Parlamento Ellenico su iniziativa del prof. Jannis Korinthios (Napoli) e viene sostenuta dai licei classici italiani. Intende far ricordare, specialmente ai giovani, il ruolo fondamentale che la lingua e la cultura greca hanno svolto e continuano a svolgere nella formazione della civiltà non solo europea ma proprio mondiale.
In Italia l’epicentro della Giornata è la Campania. In Liguria il Centrum Latinitatis Europae – ΠΑΙΔΕΙΑ accoglie per il secondo anno consecutivo l’invito della diaspora ellenica campana e organizza a Genova la Giornata Mondiale della Lingua e Cultura Greca 2019, invitando i docenti e gli studenti dei Licei classici liguri e limitrofi (basso Piemonte), a partecipare con entusiasmo a questa celebrazione che non ha nulla di museale ma che al contrario palpita di vita. 

 

CONVEGNO INTERNAZIONALE DI GENOVA SABATO 16 DICEMBRE, con l'Alto patrocinio del Parlamento Europeo e con il patrocinio dell Regione Liguria e del Comune di Genova

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"EROS DELLA MEMORIA, DELLA PAROLA, DELLA BELLEZZA: L'URGENZA DI UN RECUPERO PER LA NUOVA EUROPA"

 

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 9.00: Saluti del Vicesindaco Stefano Balleari.

9.15: Introduzione di Andrea Del Ponte (presidente nazionale “Centrum Latinitatis Europae”)

9.30: Nevio Zanardi (artista) “Esperienza della bellezza”

9.45: Raffaella Cresci (Univ. Genova): “La storiografia: un argine all’oblio”

10.15: Paolo Zanenga (Presidente di “Diotima Society”): “Aisthesis e Genesis: la dimensione nascosta dell’economia”

10.45: intervallo

11.00:  Roberto Olivieri (Avvocato del Foro di Genova): “Le parole siano pietre”

11.40: Marco Martin (docente di Storia e lingue classiche): “Le Baccanti di Euripide: tragedia dell'Eros "oscuro". Un percorso interpretativo attraverso il lessico”

12.10: dibattito e pausa per il pranzo

15.00: Ronan Sheehan (University College in Dublin): “Remember Amelia”

15.30: Arianna Fecit (studentessa Lettere antiche - Univ. Genova): “Il Barbaro: pericolo o risorsa?”

15.50: Chiara Portesine (dottoranda in Lettere alla “Normale” di Pisa): “Giorgio Caproni e l’eros della persistenza: la memoria bombardata nel Passaggio di Enea”

16.20: Isabelle Gigli Cervi (dottoranda in Lettere - Univ. di Genova): “Il libero gioco della Bellezza. Episodi letterari di non trascurabile memoria”

16.45: Andrea Del Ponte: “L’uomo dai tre cuori”

17.10: Pierfranco Pellizzetti (saggista, politologo): "L'Europa tra decadenza (Raymond Aron) e avventura (Zygmunt Bauman)"

18.00: dibattito tra pubblico e relatori

 

LA NUOVA TESSERA CLE 2017-2018

Ecco la nuova TESSERA SOCI del Centrum Latinitatis Europae sede di Genova. Per appena 20€ annui (con i quali finanziamo le nostre attività convegnistiche e le pubblicazioni) ti procuri un prestigioso segno di riconoscimento di chi ama la cultura classica! 

   Richiedere a septimius@alice.it 

   Si invia per posta.

INCONTRI CLASSICI IL 16 E 23 OTTOBRE A GENOVA

 

Iniziano le attività dell’anno sociale 2017-2018, che culmineranno, nel presente anno solare, sabato 16 dicembre 2017, con un Convegno di cultura umanistica sul tema “Eros della memoria, della parola, della bellezza: l’urgenza di un recupero per la nuova Europa”.

      Sede dei POMERIGGI CLASSICI è la sala della “Società ligure di Storia Patria” a Palazzo Ducale (entrando da Deferrari subito a sinistra).

      Sede del Convegno sarà la sala “E. Montale” presso la Società di Letture e Conversazioni scientifiche a Palazzo Ducale (entrando da Deferrari portoncino sulla destra subito prima del bar).

      A partire da lunedì 16 ottobre si raccolgono le quote associative (tessera 20€, studenti € 10) a scopo di autofinanziamento per le spese del Convegno e delle prossime pubblicazioni.

      Informazioni e adesioni scrivendo a septimius@alice.it

Iniziato il nuovo anno scolastico: strumenti da utilizzare per il RIPASSO DI GRECO nel liceo classico

Trovi testi, materiali e link alla pagina interna "Per i professori"

 http://cle.altervista.org/per-i-professori.html

PUBBLICATI GLI ATTI DEL CONVEGNO 2016

Sono disponibili i volumi (pp. 114, € 15) contenenti le relazioni pronunciate nel dicembre 2016 sul tema "Tradizione e relativismo culturale nel mondo antico" durante il Convegno di Genova del "Centrum Latinitatis Europae". Per ordinazioni scrivere a Andrea Del Ponte (septimius@alice.it) 

- FILOTTETE: UNA STORIA DI FORMAZIONE SESSUALE (A. Del Ponte)

- L'IDEA DI PROGRESSO NEL MONDO GRECO-ROMANO. ALCUNE RIFLESSIONI (M. Martin)

- RICERCA, DESIDERIO, PESSIMISMO NEI TRAGICI GRECI (M. Morani)

- LA RADICE INIZIATICA DELLA SAPIENZA GRECA (A. Tonelli)

- MEDEA DI PASOLINI: LA FUNZIONE DIALETTICA DELLA "BARBARIE" (C. Portesine)

IPPOLITO v. 612 E LA "NUOVA MORALE" EURIPIDEA (A. Fecit)

- PEDAGOGIA TRADIZIONALE E MODERNA NELLE NUVOLE DI ARISTOFANE (F. Raffaghello Fontanabona)

- "USANZE FORESTIERE E BARBARE": DEBITO CULTURALE O PERICOLO POLITICO? (I. Gigli Cervi)

 

SI E' SVOLTO CON SUCCESSO IL CAMPUS CLASSICO DI MONTECATINI

Nella settimana 15-22 luglio 2017 si svolgerà a MONTECATINI TERME (Toscana) il IV Campus di Studi Classici per ragazzi del Liceo (14-19 anni), organizzato dall'Ass. culturale "Alfeo e Aretusa" (prof. R. Viazzi) con il sostegno del Centrum Latinitatis Europae. Il Campus è occasione di studio, svago, arricchimento e condivisione. I tempi della giornata saranno così scanditi: 

8.00 colazione

9.00-12.30 lezioni in aula sul tema LA PROFEZIA nei testi, nell'arte, nella religione dei Greci e dei Romani. Si leggerà e tradurrà dal greco e dal latino e si parteciperà a incontri sul tema.

13.00: pranzo

Nel pomeriggio: visite guidate a FIRENZE e LUCCA, attività sportive e di gruppo, ingresso alle TERME DI MONTECATINI, musica, film, tempo libero

20.30: cena

Si alloggia all'Hotel Maestoso (dotato di piscina privata). Il prezzo, comprensivo di tutto, è di 570 €. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 15 giugno con mail a septimius@alice.it (prof. Del Ponte) o a removiazzi@tin.it Per ulteriori informazioni tel. 3393489901 (prof. Viazzi) o 3927095857 (prof. Del Ponte).

IV CONVEGNO DI GENOVA IL 3 DICEMBRE

Si è svolto, sabato 3 dicembre 2016, il IV CONVEGNO DI GENOVA del CENTRUM LATINITATIS EUROPAE, con la partecipazione straordinaria di TULLIO SOLENGHI, sul tema

 "TRADIZIONE E RELATIVISMO CULTURALE NEL MONDO ANTICO - etica, politica, religione, educazione". 

 Questo è stato il programma svolto:

Marco MARTIN: L'idea del Progresso nel mondo antico
Moreno MORANI : Ricerca, desiderio, pessimismo in autori greci
Andrea DEL PONTE: Filottete: una storia di formazione sessuale.
Angelo TONELLI: Il relativismo sofistico e il tradimento della Sapienza

Chiara PORTESINE: "Medea" di Pasolini: la funzione dialettica della "barbarie"
Giovanni VALLEBONA: La Verità tra morphè e polemos : Eraclito contro Parmenide
Arianna FECIT: Ippolito v. 612 e la “nuova morale” euripidea.                                       Isabelle GIGLI CERVI:  "Usanze forestiere e barbare": debito culturale o pericolo politico?               Francesca RAFFAGHELLO FONTANABONA: Tradizionalismo e modermità educativa nelle “Nuvole” di Aristofane.                                                                                                                TULLIO SOLENGHI recita l'AGONE TRA "DISCORSO MIGLIORE" E "DISCORSO PEGGIORE" nelle "Nuvole" di Aristofane.

 

 

 

LA "CARTA DEL LATINO"

Si è conclusa la redazione della CARTA DEL LATINO, un saggio in cui l'autore, Andrea Del Ponte, ripercorre la storia della Latinitas in Europa e nel mondo, presentandone lo status odierno, e illustrando il dibattito, particolarmente vivace in questi tempi, sull'opportunità o meno di continuare a insegnare e a studiare la lingua di Cicerone. Il saggio è accompagnato da un'ampia gamma di opinioni e prese di posizione sul tema negli ultimi 150 anni e da un'appendice con una ricca antologia di testi latini particolarmente incisivi e tali da imporsi all'attenzione per la loro universalità e profondità artistica o di pensiero.

Si cerca attualmente (ottobre 2017) un editore per la pubblicazione.

USCITO IL VOLUME CON GLI ATTI DEI CONVEGNI 2014-2015!

Inizia da domani (lunedì 18 aprile) la prenotazione e la vendita del ricco volume (430 pp.). Contiene 11 relazioni scientifiche su temi di letteratura latina, letteratura greca, letteratura bizantina, letteratura italiana, Storia medievale e contemporanea, filosofia, ampliate e riviste dopo essere state presentate a due convegni internazionali di cultura classica e moderna organizzati dal "Centrum Latinitatis Europae" di Genova negli anni 2014 e 2015.

 Prezzo del libro: 20€.

     Prenotazioni:

1. scrivere a septimius@alice.it (il volume verrà inviato per posta all'indirizzo del richiedente).

2. acquisto online:  http://www.lulu.com/shop/andrea-del-ponte/atti-dei-convegni-2014-2015/paperback/product-22650902.html

CONTENUTO DEL VOLUME: 

RENATO DEL PONTE (storico delle idee e del diritto religioso arcaico, studioso di storia delle religioni e di simbolismo): Bellum iustum e bellum nefandum nella tradizione romana.
 
 ANDREA DEL PONTE (docente di Latino e Greco nei Licei classici):  Il pacifismo in Virgilio e Tibullo.

 Marco MARTIN (docente di Latino e Greco nei Licei classici): Bellum iustum e filosofia ellenistica. La questione morale dell'imperialismo romano alla luce delle fonti del III libro del De Republica  di Cicerone.

Antonio MUSARRA (Dottore di ricerca in Storia Medievale): La crociata e la maionese. Alle radici di un’idea.  
FRANCO CARDINI (Scuola Normale Superiore di Pisa):  Dell'assetto inequo / iniquo del mondo

Rainer WEISSENGRUBER (Presidente internazionale CLE - Linz): Estne Roma urbs aeterna?

Marco Martin (docente di Latino e Greco): Ammiano Marcellino:  voce del tardo antico tra disincanto e tradizione. 

Raffaella Cresci (Un. Genova): Missione e durata dell'impero bizantino: dalle certezze ai presagi della fine

Antonio Musarra (docente medievista): A peste, fame et bello libera nos, Domine. Precarietà ed ansie religiose nell'Italia del Trecento

Andrea Del Ponte (docente Latino e Greco): Seneca, Pascoli e la naturalezza della Storia

Pierfranco Pellizzetti (Un. Genova): Terrorismo, crisi della Modernità, Cosmopolitismo 

Testo

Tre momenti del Convegno 2015

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Caffè Latinum di novembre

 Venerdì 20 novembre 2015 alle 16.30 al 1° piano sotterraneo del locale "Zena Zuena" in p.zza Dante 26 a Genova, avrà luogo il secondo Caffè Latinum del nuovo anno sociale, sul tema

Da Cesare ai container. L'importanza della logistica

Relatori:

prof. Yves de Toledo: “Nozioni sulla Logistica, le sue evoluzioni ed applicazioni nel tempo”

prof. Andrea Del Ponte: "L'organizzazione logistica dell'accampamento romano sotto Cesare"

      Ingresso libero. Gradita una consumazione all'uscita.

Primo Caffè Latinum 2015-2016

 Venerdì 16 ottobre 2015 si è svolto con successo, alla presenza di 30 persone tra adulti e studenti, il primo Caffè Latinum della stagione, sul tema "IL SUICIDIO". Relatori il prof. DEL PONTE ("Il suicidio nella letteratura e nella filosofia dell'antichità") e la dott.ssa Mariasilvia IOVINE ("Il suicidio dal'ottica della medicina legale"). 

LE DONNE DELL'ILIADE - Spettacolo teatrale classico

VENERDI' 27 FEBBRAIO e VENERDI' 6 MARZO 2015 alle ore 20,30 presso il Teatro Nuovo Gianelli, Salita Nuova N.S. del Monte 3C - 16143 Genova - è stato rappresentato lo spettacolo, prodotto dal CLE di Genova assieme all'Associazione CANTIERI TEATRALI DIONISO, "Le donne dell'Iliade" centrato sul tema dello sfruttamento della donna e della sofferenza "al femminile", attraverso la voce di Elena, Briseide, Andromaca, Ecuba, Cassandra. Testi originali di Andrea Del Ponte su rielaborazione da Omero, Eschilo, Sofocle ed Euripide. Regia di Monica Avolio. Attrici: Mariella Speranza e Simonetta Guarino (Teatro Stabile di Genova).

 

 

IL III CONVEGNO INTERNAZIONALE DI GENOVA

SABATO 13 DICEMBRE 2014  ha avuto luogo il III Convegno Internazionale del Centrum Latinitatis Europae a Genova, nella Sala Conferenze del Convento dei PP. Agostiniani Scalzi in Fossato di San Nicolò 2. SONO IN FASE DI PREPARAZIONE GLI ATTI DEL CONVEGNO. PER PRENOTARLI, CONTATTARE il prof. Del Ponte (392-7095857 ; septimius@alice.it)

“Guerra e pace. Interpretazioni nel tempo e nello spazio”

Dal bellum iustum alla Pacem in terris attraverso il Jihad e le Crociate

PROGRAMMA DELLA GIORNATA DI STUDI


9.00: Apertura dei lavori (prof. Andrea Del Ponte)
9.15: RENATO DEL PONTE (storico delle idee e del diritto religioso arcaico, studioso di storia delle religioni e di simbolismo): Bellum iustum e bellum nefandum nella tradizione romana.
10.00:  Lucy LADIKOFF (Università di Genova, docente di Lingua e Letteratura araba): Conversazione sul tema “Il Jihad e il sedicente Califfato islamico”.
11.30: ANDREA DEL PONTE (docente di Latino e Greco nei Licei classici):  Il pacifismo in Virgilio e Tibullo.

Ore 12.30: pausa pranzo

15.00: Ripresa dei lavori.
15.05: RAINER WEISSENGRUBER (Presidente Internazionale CLE, docente di Latino a Linz):  Peace in progress. I cantieri della pace 
15.30: Marco MARTIN (docente di Latino e Greco nei Licei classici): Bellum iustum e filosofia ellenistica. La questione morale dell'imperialismo romano alla luce delle fonti del III libro del De Republica  di Cicerone.
16.15: Antonio MUSARRA (Dottore di ricerca in Storia Medievale): La crociata e la maionese. Alle radici di un’idea. 17.00:  intervallo
17.20: Matteo MORETTI (Docente di Diritto del Commercio Internazionale nell'Università di Genova - Chierico della Diocesi di Acqui Terme ): Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio (Mt. 5,9). Dall’«inutile strage» di Benedetto XV alla «follia» di Papa Francesco.
18.00: FRANCO CARDINI (Scuola Normale Superiore di Pisa): Conclusioni e dibattito con il pubblico.

  

Grande parola di un profondo conoscitore della paideia umanistica, l'inglese Thomas Arnold (1795-1842)

www.victorianweb.org/religion/arnold/index.html

Il CLE su Twitter

NOVITA'

Ora il Centrum Latinitatis Europae è raggiungibile anche su Twitter, all'indirizzo @cenlateu        Se diventi mio follower, riceverai ogni giorno un TWEET CLASSICO : un pensiero profondo di un autore greco o latino, una goccia di saggezza e di bellezza che ti aiuterà.

Il CLE di Genova sta stringendo sempre nuove convenzioni con i principali Teatri della città, per offrire ai suoi soci la possibilità di recarsi a prezzi di favore ad assistere agli spettacoli della nuova stagione, tra cui spiccano grandi tragedie classiche e moderne come Edipo Tiranno, Troiane, Antigone, Macbeth, Riccardo III.  Vai alla pagina CONVENZIONI per leggere i particolari.

MERCOLEDI' 3 OTTOBRE 2012 alle ore 16,30 al 1° piano del Rist. "Vegio Caroggio" in via S.Lorenzo 41r a Genova si è svolto il primo Caffè Latinum del nuovo anno sociale sul tema "L'ALLEGORIA POLITICA DELLA NAVE E LA CRISI DELLO STATO" Relatori: il prof. Andrea DEL PONTE, sul fronte dell'antichistica, ha parlato dei significati dell'allegoria della nave in Alceo, Orazio e Platone; il prof. Nicolò SCIALFA - dirigente titolare del Liceo classico "D'Oria" e uomo politico, capogruppo IdV nella Regione Liguria- ha trattato con ampio respiro dei motivi e degli aspetti della crisi storica, culturale ed economica che attanaglia non solo l'Italia ma l'Europa nel suo complesso.

      Folta presenza di pubblico, che ha seguito le relazioni appassionandosi agli argomenti e non facendo mancare brillanti interventi e domande nella parte conclusiva dell'incontro.

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          GIOVEDI’ 14 GIUGNO 2012 presso il Caffè-Libreria  la passeggiata librocaffè, in Piazza S.Croce 21r – vicino alla stazione Metro di P.zza Sarzano –  il Centrum latinitatis Europae  di Genova ha offerto  ai maturandi del Liceo classico un incontro gratuito di preparazione alla prova di traduzione dal greco.

        Un ringraziamento particolare, per la sua disponibilità e cortesia, al dott. Fabio Caccia, proprietario del locale e uomo amante della cultura in tutti i suoi risvolti.

Hanno guidato l'incontro i professori Andrea Del Ponte, Marco Martin e Elisabetta Rugai. E' stato presentato un testo molto particolare e raro, ma adattissimo a fungere da brano da tradurre all'esame. Lo pubblicherò qui sotto solo dopo la mattinata del 21 giugno, assieme a quello che verrà presentato dal Ministero. Così sarà possibile fare confronti. Se poi dovessero coincidere, mi trasferirò quanto prima a Delfi presso il sacro tripode della Pizia.

>>  Il brano ministeriale era tratto dal De partibus animalium di Aristotele. Quello da me scelto era tratto dal De pietate di Teofrasto, il più caro allievo di Aristotele. Entrambi i testi sono espressione del più puro pensiero del Peripato e affrontano la questione del diritto degli animali ad essere rispettati come esseri viventi e creature pensate dagli dèi. Non aggiungo altro...

   

                        

 

Si è svolto il 21-22 aprile presso il Convento dei Padri Agostiniani Scalzi in Fossato di San Nicolò 2 il 2° Convegno Internazionale del Centrum Latinitatis Europae dal titolo “HUMANITAS CLASSICA E CRISTIANA”.

      Il Convegno ha avuto un notevole successo in termini soprattutto di qualità sia degli interventi sia degli ascoltatori convenuti, tra cui spiccavano il Preside emerito del Liceo Fracastoro di Verona, prof. Manfredo Anzini, i proff. Antonino Ventura e Alberto Traverso del Liceo D'Oria, la prof.ssa Arnulfi del classico "Colombo", i prof. Francesco Giovannini del Liceo scientifico Cassini, la prof.ssa Rosa Elisa Giangoia, la prof.ssa Gianna Roncallo, la dott.ssa Irene Patania dell'Università di Genova, nonché - fra gli altri numerosi partecipanti - un buon gruppo di studenti, fra cui ricordo Giovanni Rusca, Cesare Vagge, Roberto Iasiello, Giovanni Vallebona, Alessandro Barlettaro. Presente la Segretaria Internazionale, prof.ssa Elisabetta Rugai.

     Il Parroco della Chiesa di S.Nicola da Tolentino, Padre Carlo Moro, che ringraziamo ancora una volta per la generosa ospitalità nella splendida Sala Conferenze dell'annesso Convento dei PP. Agostiniani Scalzi, ha rivolto ai presenti un breve discorso di saluti e di auguri anche da parte del Cardinale Arcivescovo Angelo Bagnasco, impossibilitato a partecipare.

Dopo i saluti del Presidente Internazionale prof. Rainer Weissengruber e una introduzione del prof. Del Ponte sulla storia e sul significato del termine "humanitas" a partire dal concetto greco di "philanthropia" presso gli stoici, si sono susseguite quattro relazioni:

prof. Paolo Zanenga di Renaissance Link : Umanesimo  ed economia (Humanitas in rebus oeconomicis)


- prof. Eros Enea Barone, docente di Filosofia e storia: “La crisi dei saperi socratici: una sfida per l’‘humanitas’

 -  prof. Marco Martin, docente di Latino e Greco:  “Basilio di Cesarea e il Discorso ai giovani – ovvero come trarre cristianamente profitto dalla letteratura classica”

-  prof. Ronan Sheehan di Dublino:  -  Humanitas in the writings of Oscar Wilde - In Memoriam Constance Wilde born Dublin January 2nd 1859 died Genoa April 7 1898
      Di quest'ultima è stata fornita a tutti i presenti che l'hanno chiesta una traduzione in italiano, eseguita dalla studentessa Arianna Del Ponte. 

      E' seguita la lettura di un comunicato a tutta l'assemblea da parte del co-presidente prof. Romualdo Marandino.

E' stata infine letta da parte del prof. Del Ponte una comunicazione del prof. Moreno MORANI, direttore di ZETESIS:  "Lingua dei pagani e lingua dei cristiani: elementi di continuità e discontinuità tra eredità pagana e risignificazione cristiana", che ha riscosso notevole attenzione e consenso.

    Al termine, la prof.ssa Rugai ha espresso all'assemblea (circa 50 persone) il ringraziamento per la presenza e l'attenzione, garantendo che gli Atti del Convegno saranno pubblicati in un'apposita edizione.

Alle ore 20 cena in comune al primo piano del Ristorante "Vegio Caroggio" in via S.Lorenzo 41R.

 Domenica 22 aprile alle ore 9 si è svolto un incontro tra i vertici del CLE allo scopo di definire il programma per i mesi venturi. Presente anche Marco Biondi, docente di Latino a studenti del Seminario Cattolico a Cebu City (Filippine). In collegamento Skype hanno fatto sentire il loro parere i professori Marandino da S.Agata dei Goti e Plataroti da Roma. Alle 11 è stata celebrata nella chiesa di S.Nicola, appositamente per il Convegno del CLE, una   S. Messa in canto gregoriano con la partecipazione del Coro di Ars Antiqua diretto dal prof. Guido Milanese, professore di Latino all'Università Cattolica di Milano.

                                      

Alcune foto del Convegno: il Prof. Ronan Sheehan

Il Prof. Rainer Weissengruber

Il Prof. Marco Martin

Appunti sul concetto di humanitas

Appunti sul concetto di humanitas   (prof. A. Del Ponte)

* “Nel concetto di humanitas culmina tutto il travaglio del mondo antico, prima che la caritas cristiana insegnasse a riconoscere e ad amare il figlio di Dio in ogni uomo” (Alfonso Traina, in Comoedia. Antologia della palliata.


* Humanitas = φιλανθρωπá½·α, un concetto che nasce in ambiente stoico con Zenone (III sec.) e che viene sviluppato da Panezio (II sec.). E’ una sintesi di benevolenza, mitezza, solidarietà che deve unire gli uomini sulla base del comune possesso della ragione. Ne deriva un cosmopolitismo universale fortemente limitato però dall’aristocratica intransigenza etica degli stoici, che circoscrivono la philantropia agli σπουδαá¿?οι  = i valenti, i virtuosi.
 

*  Il termine humanitas è attestato solo a partire dal I sec. a.C. in Varrone e Cicerone, ma il concetto nasce nel teatro del II sec. a.C. con Cecilio Stazio e con Terenzio, entrambi debitori a Menandro del concetto di φιλανθρωπá½·α.
 

*  Menandro è un autore di formazione teofrastea nelle cui commedie sono frequenti sentenze cariche di grande fiducia nelle possibilità dell’uomo:   ὡς χαρá½·εν á¼?στ á¼?νθρωπος, á¼?ν á¼?νθρωπος ἦ  = “che cosa meravigliosa è l’uomo, quando sa essere veramente uomo!”


* Cecilio Stazio (230-168): homo homini deus est, si suum officium sciat > troviamo qui già il nesso tra humanitas e officium che sta poi alla base del De officiis di Cicerone, come l’apertura dell’uomo verso la divinità.


* In Terenzio (185-159) l’idea di humanitas appare già pienamente formata: comprende i valori della benevolenza, del dovere, della moderazione, della comprensione della fragilità umana; e soprattutto quelli del diritto-dovere della solidarietà e della condivisione. Homo sum: humani nihil a me alienum puto.


* L’elaborazione del concetto di humanitas trova il suo pieno compimento in Cicerone. Per Cicerone l’”essere uomini” al più alto livello comprende
1. un aspetto culturale, cioè l’impegno in omni recto studio atque humanitate (“in ogni genere di studi nobili e civili”);
2.  un aspetto morale, cioè l’esercizio della pietas contrapposto alla ricerca dell’utile personale;
3. un aspetto filosofico, cioè la comprensione dell’universalità della natura umana, che deve spingere alla caritas generi humani (“il vincolo d’affetto tra il genere umano”). Dice Cic. nel De finibus III : Ex hoc nascitur ut etiam communis hominum inter homines naturalis sit commendatio, ut oporteat hominem ab nomine ob id ipsum, quod homo sit, non alienum videri = “Da ciò deriva che è naturale anche la comune solidarietà degli uomini con gli uomini, così che un uomo non può sembrare estraneo a un altro uomo, per il semplice fatto che è un uomo”.
 

*  Questo ideale così alto ha tuttavia ancora un limite: quello di essere circoscritto alla romanitas, cioè al mondo civilizzato costituito dalla res publica.


*  Il concetto di humanitas conosce un decisivo sviluppo nella concezione cristiana, in cui l’umanesimo non è più limitato alla sola dimensione politica dell’impero romano, ma si allarga all’umanità intera. Le conquiste della speculazione greco-romana non vengono rinnegate, ma ampliate e meglio definite, per merito di S.Ambrogio (nel De officiis ministrorum) e soprattutto di S.Agostino. Humanitas diventa nelle sue parole una gemina caritas, un “duplice amore” verso Dio e l’altro uomo, che ora è definito come “prossimo”: manifestum est omnem hominem proximum esse deputandum (De doctrina christiana). Non ci sono più preclusioni culturali o etniche: “ogni uomo, in quanto uomo, dev’essere amato per Dio”.

Ne deriva una novità scandalosa e impensabile per i pagani: his efficitur ut inimicos etiam nostros diligamus. Nel Prometeo di Eschilo, durante un confronto altamente drammatico con Hermes, il Titano ribelle a Zeus esclama: “Dici che sono pazzo? Sarei pazzo, se fosse una pazzia odiare i propri nemici”. Pazzia, infatti, per un Greco è non rispondere colpo su colpo alle offese del nemico. Certamente l’altissimo ideale dell’humanitas cristiana è spesso stato disatteso nella storia, e proprio per mano di sedicenti cristiani: basti pensare alle persecuzioni degli eretici, alle stragi perpetrate dai conquistadores nelle Americhe o alla tratta degli schiavi. Né meno incoerente fu l’humanitas classica, nel momento in cui la parola toccava non agli intellettuali ma ai politici o ai generali. Ma resta il fatto che si tratta di una delle conquiste più alte e nobili mai fatte per dare la possibilità alle umane belve di esser pietose / di sé stesse e d’altrui.

La relazione del Prof. Sheehan

Humanitas negli scritti di Oscar Wilde
di RONAN SHEEHAN


   Nel suo libro “The Wilde Album” (1995) Merlin Holland afferma che l’evento decisivo nell’educazione di suo nonno avvenne prima della sua nascita: fu la  “Grande fame”, come la chiamano gli irlandesi.
Oscar Wilde nacque nel 1854; gli anni della Carestia furono tra il 1845 e il 1849.
   Dal mio punto di vista la carriera di Oscar Wilde rappresenta l’affermazione dei valori umani contro la crudeltà dei potenti. Nella prima parte della sua carriera il vigore della sua ispirazione dipendeva dalla tradizione classica; nella seconda parte, dalla tradizione cristiana.
   Per esprimere anche solo un accenno della portata distruttiva della carestia e il suo orrore devo attingere agli studi classici “The Great Hunger” di Cecil Woodham Smith.
   Nel 1841 la popolazione irlandese contava circa 8,1 milioni di persone. Nel 1851 ne rimanevano solo 6,5. Con un normale tasso di crescita demografica la popolazione avrebbe dovuto raggiungere i 9 milioni; invece di un ipotetico aumento si verificò la perdita di 2,5 milioni di persone. Un quarto della popolazione non c’era più: la scelta era o morire di privazioni o morire durante l’emigrazione.
   Le guerre dei colonialisti religiosi nel XVII secolo avevano diviso l’antica società Gaelica/Cattolica e il codice penale anticattolico del diciottesimo secolo aveva ridotto la maggior parte della popolazione irlandese –gaelici e cattolici- allo stato di servi. Essi lasciarono così inabitati numerosi appezzamenti di terra che avrebbero potuto produrre il cibo necessario per il sostentamento grazie ad un’unica coltura – quella di patate-.
   Praticamente tutta la campagna era in mano a ricchi proprietari terrieri –quasi tutti protestanti.  A quell’epoca l’Irlanda era, ed è in parte tutt’ora, un paese fertile basato sull’agricoltura, e la sua terra possedeva una vasta varietà di raccolti e bestiame.
   In questi anni, una moria distrusse le successive colture di patate.
   John Mithcel, la guida del movimento rivoluzionario nazionalista Giovane Irlanda  (che prese ispirazione da Mazzini), affermò che, se da una parte era una muffa che aveva causato la moria dei raccolti, dall’altra era il governo inglese ad aver causato la carestia, perché il governo aveva applicato dei severi emendamenti di Laissez-faire all’amministrazione dell’economia irlandese durante la crisi: il governo non avrebbe interferito con le operazioni di mercato. Questo significava che, mentre le persone morivano di fame, il bestiame e il grano venivano esportati, spesso sotto controllo armato.
   Vennero riportate scene orrende:
   Gruppi di uomini morenti di fame vagano per il paese, supplicando per un po’ di cibo. “Più come lupi affamati che come uomini”.
   L’autunno stava lasciando posto all’inverno. Le ortiche, le more, le radici commestibili e il cavolo, cibi grazie ai quali centinaia di persone riuscivano a restare in vita, scomparvero; uno stuolo di esistenze disperate, somiglianti a spaventapasseri, avevano setacciato in lungo e in largo i campi improduttivi di patate, finché non rimase più neanche una briciola.
   Cinquemila mendicanti vagavano per le strade di Cork.
   Nell’ Irlanda dell’est l’inglese non era compreso da tutti. Non era stato fatto nessun tentativo per spiegare alla gente comune la catastrofe in corso. Anzi, i funzionari del governo e i membri della commissione di salvataggio  trattarono i bisognosi con impazienza e disprezzo.
   A Caheragh, nel Country Cork, fu trovata una donna con i suoi due bambini, tutti e tre morti e in parte azzannati dai cani; in un cottage vicino, altri cinque cadaveri giacevano lì da alcuni giorni; Padre John O’Sullivan, pastore di Kenmare, trovò una “stanza piena di cadaveri”; un uomo, ancora vivo, stava steso a letto circondato dalla moglie morta e dai suoi due figli, anch’essi morti, mentre un gatto affamato mangiava il corpo senza vita di un terzo bambino.
   Più di un milione di persone emigrò in America. Woodham-Smith riporta: “Lasciarono la loro patria con un odio profondo nei confronti del governo inglese e diedero vita a comunità i discendenti delle quali continuarono ad essere acerrimi nemici del potere britannico”.
   La madre di Oscar Wilde, Jane, scriveva poesie con lo pseudonimo di Speranza e dava così un contributo al giornale “The Nation”, pubblicato dalla Giovane Irlanda, che nel 1848 vendeva 200.000 copie alla settimana. Nel luglio di quello stesso anno l’editore Gavan-Duffy venne arrestato. Speranza scrisse un articolo per la prima pagina della successiva copia del giornale intitolandolo Alea Iacta Est: voleva essere una chiamata alle armi contro gli inglesi. Il giornale venne chiuso.
   Il padre di Oscar, William, era un famoso medico, antiquario e folklorista. Egli parlava in ottimo irlandese e con i suoi pazienti provenienti dalle campagne barattava consigli medici con storie folkloristiche e tradizioni popolari.
   Il nome Oscar riflette questo suo grande interesse, perché il nome apparteneva al più fiero dei Fianna, leggendari guerrieri irlandesi. 
   Egli nacque a Dublino, in Westland Row. Al Portora College, in Fermanagh, egli eccelleva negli studi letterari, avendo una notevole abilità nel tradurre a prima vista testi in modo fluente. Egli vinse una borsa di studio al Trinity College di Dublino, dove incontrò due eccezionali classicisti, Mahaffy, professore di storia antica, e Tyrrel, professore di latino. Arrivò per due volte primo in un concorso di letteratura, vinse una medaglia d’oro per il greco e una borsa di studio a Oxford.
   Merlin Holland fa un’osservazione riguardo agli studi di suo nonno a Oxford: “Ovviamente c’erano studi classici, o, come vengono ancora chiamate, Litterae Humaniores a sufficienza, e mentre la concentrazione era sulla lingua e letteratura greca e latina, il progetto era, come suggerisce il nome, di forgiare umanisti piuttosto che meri classicisti. Così egli si interessò anche di filosofia, filologia, storia, letteratura inglese ed europea. Sulle pareti di casa sua c’erano ben pochi ritratti del Cardinale Manning e del Papa”.
   Girò l’Italia e la Grecia con Mahaffy e ottenne un’udienza presso Papa Pio IX nel 1877. Vinse il premio del concorso universitario di poesia con dei versi sul tema “Ravenna” e si qualificò con un doppio riconoscimento: divenne la stella di Oxford.
   Un così ben dotato Oscar Wilde si imbarcò nella sua carriera di poeta, saggista, dandy, esteta, abile conservatore, conferenziere, scrittore di storie per bambini, commediografo nelle capitali dei paesi più importanti del mondo. Tuttavia, quando arrivò a Saint Paul (Minnesota) nel giorno di San Patrizio del 1882 per indirizzare alcuni immigranti con i propri bambini, fu presentato non come la stella di Oxford, ma come “il figlio di uno delle figlie più nobili dell’Irlanda”, e a San Francisco fu accolto come “il ragazzo di Speranza”.
   Oscar Wilde contrastava l’orgoglio, il potere, la vanità , la corruzione, contrastava la crudeltà del potere britannico. In larga misura egli rappresentò l’incarnazione dell’idea classica e cristiana di orator: “Vir bonus, dicendi peritus”. Un uomo onesto, abile nel parlare.
   Lady Bracknell, figura principale ne “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, è un personaggio immortale. Ha una mente fredda e calcolatrice, è spietata, snob, insensibile. Wilde la fa parlare contro il suo ceto: “In Inghilterra, in ogni caso, l’educazione non produce alcun effetto. Se ciò avvenisse, l’alta società subirebbe un danno gravissimo, e probabilmente farebbe scaturire atti di violenza in Grosvenor Sqaure”.
   Oscar Wilde, come un antico guerriero irlandese, combatte un duello. Ma c’è anche un sentore che il suo dispiegarsi di talenti e il suo pavoneggiarsi possano essere armi autodistruttive. Il genio può essere orgoglioso, egoistico, freddo, insensibile, distaccato.
   Ne “L’importanza di chiamarsi Ernesto” Jack dice: “Tutti, oggigiorno, sono furbi. Non si può andare da nessuna parte senza incontrare sulla propria strada persone furbe. Questo fatto sta diventando un totale disturbo della quiete pubblica. Vorrei proprio che fosse rimasto ancora qualche scemo”.
Forse queste frasi segnalano che sta arrivando un cambiamento.
   Nel 1895 Oscar Wilde entrò in contatto con una figura che lavorava nel cuore di un’istituzione della classe dirigente britannica (la Marquis Of Queensbarry), Lord Alfred Douglas, che divenne l’amante di Oscar Wilde. Ne derivarono una lunga serie di processi. Dopo il primo, divenne chiaro che Wilde sarebbe stato condannato se fosse restato a Londra. Ma giunse per lui l’opportunità di lasciare il continente; i suoi amici lo spingevano a partire. Sua madre, che aveva presenziato al processo dell’editore Gavan Duffy nel 1848, non ne voleva sentir parlare. Oscar Wilde era un gentiluomo irlandese, doveva tener duro.  “Se resti, anche se andrai in prigione, sarai per sempre mio figlio, il mio affetto non cambierà minimamente. Ma se parti, non ti rivolgerò mai più la parola”.
   Il 25 maggio 1895 fu incarcerato per atti osceni e condannato a due anni di lavori forzati. Le locandine che portavano il suo nome vennero strappate via dalle pareti di tutti i teatri, la sua stella si era eclissata. Nel trasferimento da Wandsworth a Reading Gaol venne ammanettato sopra una tribuna a Clapham Junction dove una folla lo derise sputandogli addosso per mezz’ora. “Il momento in cui soffri è un momento molto lungo”, scrisse più tardi.
In prigione un Oscar Wilde ormai screditato, emarginato e sofferente venne a conoscere la figura di Gesù Cristo e grazie a questa conoscenza si capì meglio chi fosse veramente Oscar Wilde. Da tale esperienza scrisse due capolavori della letteratura umanistica cristiana.
La ballata del carcere di Reading Gaol, in versi:

Perciò la rosa rossa come il vino e la rosa bianca non si sfoglieranno mai
petalo dopo petalo,
su quel po' di terra e di sabbia accanto
all'orrido muro della prigione
per dire agli uomini che passano nel cortile
che il Figlio di Dio é morto per tutti.

Dal De profundis “Epistola in Carcere et Vinculis”, in prosa:

Quando Marsia venne “tratto dalla vagina delle membra sue” -per citare uno dei versi tacitiani più tremendi usato da Dante- non suonò più, dissero i greci. Apollo aveva vinto. La lira aveva sconfitto la zampogna. Ma forse i greci si sbagliavano. Riesco a sentire in molte opere moderne il pianto di Marsia. E’ amaro in Baudelaire, dolce e lamentoso in Lamartine, mistico in Verlaine.

   Oscar Wilde venne accettato nella Chiesa Cattolica sul suo letto di morte. Morì il 30 novembre 1900. I suoi resti giacciono nel cimitero di Pere Lachaise, a Parigi, in una tomba costruita dallo scultore Jacob Epstein che rappresenta una sfinge egiziana. Recentemente il suo pronipote ha fatto una campagna per proteggere la tomba dai giovani ammiratori –ce ne sono molti- che amano lasciare una traccia di baci col rossetto o graffiti su di essa.
   L’anno prima della sua morte Oscar Wilde visitò la tomba di sua moglie Constance che si trova nel cimitero di Staglieno a Genova. La donna giace sotto una croce celtica, un’immagine che fu originariamente una creazione della prima Irlanda cristianizzata. Un cerchio circonda la croce: il cerchio, secondo la tradizione, rappresenta il sole, dio della Fertilità, che i primi cristiani irlandesi abbandonarono con riluttanza; un dio che, tuttavia, li abbandonò negli anni della Grande Fame.

                                                                                                                                      (traduzione di Arianna Del Ponte)
 

Con questo corso ci si accosta alle fonti stesse del messaggio evangelico, imparando ad apprezzare la sostanziale  differenza di risonanze spirituali, semantiche e teologiche che non di rado si verificano tra testo originale in greco e versione italiana.

IN SVOLGIMENTO CON NOTEVOLISSIMO SUCCESSO UN NUOVO CORSO DEL CENTRUM LATINITATIS EUROPAE SEDE DI GENOVA

       Ogni incontro è autonomo dagli altri. Si può partecipare liberamente senza obbligo di frequenza continuativa.

LEGGERE IL VANGELO IN GRECO
 

     PROGRAMMA

                                                 

+  Lettura guidata in originale e commento linguistico-teologico di brani scelti dai quattro Vangeli. Docenti laici esperti.
+  Incontri di un’ora settimanale fino al 20 giugno 2012.
+  Gruppo di minimo 5 partecipanti. Si rilascia attestato finale.
+  Sede: locali parrocchia di S. Nicola in p.zza Marchi presso c.so Firenze (accesso laterale portoncino verde in Fossato di S.Nicolò 2).
+  Quote di iscrizione: 10 € ogni incontro. Prenotazione di tutti i 10 incontri: € 80.
+  Contatti: telefono 349-6462331 / 392-7095857
+  Sito: http://cle.altervista.org   Mail: septimius@alice.it

Quando Zeus piove

L'ultimo CAFFE’ LATINUM è stato particolare, perché è stato dedicato al ricordo di mio papà, noto meteorologo genovese, scomparso il 2 febbraio 2012.

 

Lunedì 27 febbraio alle ore 16,30
al 1° piano del ristorante “Vegio Caroggio” è stato trattato il tema

                                     IL FASCINO ANTICO DELLA METEOROLOGIA

                                                           in memoriam Patris

Relatori:

     prof. Andrea Del Ponte : Elementi di meteorologia greca e romana

     dott. Andrea Civano – Ufficiale dell’Aeronautica Militare in pensione –               
                                                   meteorologo collaboratore dell’ENAV :
                                          I moderni strumenti d’indagine meteorologica

             
 

    Informazioni sulla sede genovese del "Centrum latinitatis Europae" :

La sede operativa è sita in Fossato di San Nicolò 1/7 a GENOVA, sulla collina di Castelletto.
La sede generale è sita presso il Convento dei Padri Agostiniani, con ingresso principale presso la Chiesa di S. Nicola da Tolentino in piazza Marchi, e ingresso secondario in Fossato di San Nicolò 2 (vedi mappa Google su questa pagina).

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L' ANTOLOGIA DEI 20 MIGLIORI SIMPOSI DI UMANITA' CLASSICA (Caffè Latinum) E'  STATA APPENA STAMPATA.  Per acquisti: per mail (septimius@alice.it)  per tel. (010-216876) o sul sito www.lulu.com

i classici al caffè
Di Andrea Del Ponte
A copertina morbida, 211 pagine
    
 
Prezzo €25.00
PRESENTAZIONE
LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2011 al 1° piano del Rist. “Vegio Carroggio” in v. San Lorenzo 41 R
           
Può essere ordinato sul sito   http://www.lulu.com
Questo libro è un'antologia di conferenze su argomenti di cultura classica e contemporanea tenute nei "Caffè Latini" del quinquennio 2007-2011. La formula del "Caffè Latino" è una creazione del fondatore della delegazione genovese del Centrum Latinitatis Europae, il prof. Andrea Del Ponte, docente di Latino e Greco e animatore culturale.
   Argomenti: 1. Lo straniero nel mondo antico   2. La vecchiaia   3. Verità e menzogna   4. Il cielo stellato sopra di noi   5. Romania, figlia lontana di Roma   6. Iscrizioni latine a Genova     7. Giustizia e corruzione   8. Cos’è un classico?  9. Storie di etere   10.Eunomia e disnomia: ragioni e rimedi della crisi economica   11. Antisemitismo nell’antica Roma   12. I barbari nel cuore dell’Occidente  13. La birra nell’antichità   14. Amore criminale al femminile   15.La comicità nel mondo antico 1 6.L’Italia nella letteratura antica   17.Dal mito alla fantascienza   18. Romani in Africa, Italiani in Libia   19. Eròmenos ed erastès in Teognide    20. L’encomio “A Roma” di Elio Aristìde

Autori latini* e greci** trattati: 
* Lucrezio, Sallustio, Cicerone, Virgilio, Ovidio, Vitruvio, Manilio, Seneca, Petronio, Giovenale, Rutilio Namaziano, S. Gerolamo, Claudiano, S.Agostino, Paolo Orosio, Salviano.
** Omero, Esiodo, Alceo, Teognide, Eraclito, Aristofane, Platone, Aristotele,  Antifonte, Dinarco, Demostene, Eschine, Iperide, Strabone, Luciano, Polibio, Plutarco, Elio Aristide.
 

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                                              IDEE  E  PROGETTI IN CORSO


Ø ANTOLOGIA  DEI  20  MIGLIORI  “CAFFE’  LATINI” 2006-2011 : FATTO. E' in vendita. > Si cercano sponsor e sostenitori per finanziare almeno in parte l'iniziativa editoriale! Grazie.

Ø CAFFE’  LATINUM 2011-2012 > conclusa la stagione. Saranno pubblicati gli interventi di quest'anno. Si cercano sponsor per finanziare l'iniziativa editoriale.

Ø HUMANITATIS SYMPOSIA per studenti

Ø LA REPUBBLICA MARINARA DI GENOVA NEL MEDITERRANEO ORIENTALE: RECITA E RAPPRESENTAZIONE DELL’”ANATEMA CONTRO GENOVA” (testo in greco moderno)

** AVVIAMENTO AL GRECO PER STUDENTI DI TERZA MEDIA CHE INTENDANO ISCRIVERSI AL LICEO CLASSICO NELL'ANNO SCOLASTICO 2012-2013 > incomincia mercoledì 18 gennaio h. 17,30 > Le lezioni sono state un vero successo in termini di attenzione, profitto e gradimento da parte di un gruppetto di 8 ragazzi di terza media.

Ø CORSI DI INTRODUZIONE AL NEOGRECO > sono stati svolti con buoni risultati da me e dal prof. Marco Martin nelle aule del Liceo D'Oria.

Ø IL mundus muliebris : GIOIELLI E OVIDIO (sfilata di modelle e letture ovidiane) > in programma per settembre-ottobre 2012.

Ø LA MAGLIETTA DEL “CLE” (in vendita)

Ø Serit arbores . Il CLE dona alla città un albero.

Ø CERTAMEN  IANUENSE

Ø IL DIPLOMA DELLE COMPETENZE (in Latino e in Greco: per gli studenti del Ginnasio e del Liceo scientifico)

NOVITA' : CICLO DI SPETTACOLI ISPIRATI A CELEBRI PROCESSI CRIMINALI (scandali sessuali, corruzione, accuse politiche e di tradimento...) NELL'ANTICA GRECIA - d'intesa con l'Associazione Centro Storico di Genova

         



 

 

I  VENTI  MIGLIORI  "CAFFE' LATINI" DAL 2006 AL 2011


1. Verità e menzogna
2. Il cielo stellato sopra di noi 
3. Storie di etere
4. Romania, figlia lontana di Roma
5. Giustizia e corruzione
6. La comicità nel mondo antico
7. Il dovere della memoria storica
8. Greci e barbari
9. Antisemitismo nell’antica Roma
10. Cos’è un classico?
11. Amore criminale al femminile nella mitologia
12. Il simposio
13. L’omosessualità ad Atene e Roma
14. Lo straniero nel mondo antico
15. Consigli ai politici
16. La birra nell’antichità
17. Invecchiare bene: i consigli degli antichi 

18. L’istruzione dei giovani
19. SPQR
20. L’Italia nella letteratura antica

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